Analisi iniziale

Il consumo di calore per usi finali tramite energie rinnovabili ammontava in Veneto a 1.133 ktep nel 2014, principalmente coperto da biomassa e pompe di calore. L’energia termica rappresenta circa il 60% del consumo energetico complessivo della regione.

Per quanto riguarda il teleriscaldamento, il volume coinvolto è di circa 14,4 milioni di metri cubi, l’estensione delle reti è di 100 km (2,6% del totale in Italia) e la sua densità è di 2,9 metri cubi teleriscaldati per abitante.

Il GSE ha censito sette reti di teleriscaldamento funzionanti sul territorio regionale e le ha classificate come ‘non efficienti’ secondo i criteri della Direttiva Europea 27/2012.

Lo stesso GSE, nel suo rapporto sul teleriscaldamento, ha calcolato un potenziale di 133 GWh/anno di calore da incenerimento di rifiuti per le reti in Veneto. Nello stesso documento, sono stati stimati dei potenziali di efficientamento di 10.364 MWh/anno per la rete di Verona, 2.313 MWh/anno per la rete principale di Vicenza e, infine, 587 MWh/anno per la rete più piccola di Vicenza. Il rapporto, purtroppo, non considera alcun possibile contributo da teleriscaldamento solare.

Il solare termico, infatti, è principalmente utilizzato e conosciuto per la produzione di acqua calda sanitaria nelle applicazioni per utenze residenziali.

Barriere e opportunità

La maggiore opportunità per il teleriscaldamento solare in Veneto risiede nel fatto che, come riportato e descritto nell’analisi iniziale, esiste una necessità di rendere le reti esistenti maggiormente efficienti e che, allo stesso tempo, la biomassa non può essere sempre considerata una soluzione dati i problemi associati alla qualità dell’aria e alla complessità della filiera di approvvigionamento.

Un altro aspetto positivo è l’esiguo numero di reti attualmente in funzione e, quindi, il notevole potenziale per una applicazione massiccia del teleriscaldamento solare, specialmente in piccoli e medi centri delle aree rurali, dove lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili e locali può essere percepito con favore anche grazie a un coinvolgimento diretto dei cittadini consumatori. Per sistemi di questo tipo, potrebbe essere reperibile anche un supporto economico dai fondi strutturali europei.

La rete di teleriscaldamento di Verona

Un consistente ostacolo, tuttavia resta la capillare diffusione della rete di gas naturale nella regione e, quindi, la dura competizione che il solare deve affrontare con i prezzi dei combustili fossili.

La rete di teleriscaldamento di Vicenza